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Leggi, selfie e patrimonio culturale

Ogni anno molte persone ci chiedono dove sia la loro città e perché non compaia nelle nostre liste.

Il motivo delle numerose assenze risiede in alcune norme presenti nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che vincolano la diffusione di riproduzioni fotografiche di beni di interesse culturale alla richiesta di autorizzazioni agli enti preposti alla loro custodia. Questa situazione ci rende difficile includere tutti i monumenti che vorremmo nel nostro concorso: le autorizzazioni da chiedere sono tantissime e non sempre le nostre ambizioni vengono assecondate.

Il Teatro Comunale di Ferrara fotografato da Lorenzo Gaudenzi [Licenza CC-BY-SA]. Una tra le dieci foto finaliste di Wiki Loves Monuments 2013 o un selfie del fantasma dell'opera? :)

Il Teatro Comunale di Ferrara fotografato da Lorenzo Gaudenzi [Licenza CC-BY-SA]. Una delle dieci foto finaliste di Wiki Loves Monuments 2013 o un selfie del fantasma dell’opera? 🙂

Il primo giugno è entrato in vigore un provvedimento pensato anche per  semplificare questa procedura. Si tratta del Decreto Legge 31 maggio 2014, n.83 contenente una serie di misure volte a tutelare il patrimonio culturale, rilanciare il turismo e sostenere lo sviluppo della cultura. L’articolo 12 si chiama “Misure urgenti per la semplificazione in materia di beni culturali e paesaggistici” e compie un piccolo passo avanti: l’autorizzazione a fotografare non è più necessaria. Ma a delle condizioni. La riproduzione è concessa a patto che non ci siano scopi di lucro, neanche indiretto, e il materiale può essere divulgato solo a bassa risoluzione.

In questo modo la circolazione delle immagini non viene allargata, ma solo facilitata nei canali in cui già era presente – alzi la mano chi non ha almeno un amico di facebook con una foto (illegale fino a pochi giorni fa) in cui fa finta di sostenere la torre di Pisa.  Su Wikimedia Commons le immagini sono rilasciate con una licenza CC-BY-SA, che contempla anche l’uso commerciale. E così si impediscono anche tutte le altre possibilità offerte dal condividere le proprie immagini con una licenza libera: la presenza su Wikipedia, il sesto sito più grande del mondo; il riutilizzo a fini promozionali da parte degli stessi enti che hanno in custodia i beni; la divulgazione di immagini ad alta risoluzione a scopo educativo.

Nell’attesa di una legge più inclusiva, noi collezioniamo le nostre autorizzazioni (e ne abbiamo sempre di più!). Ci piace andare controcorrente, e nell’era del selfie vi invitiamo a condividere, davvero, qualcosa con le altre persone 🙂

 

Per approfondire:

Cosa succede quando rilasci una foto su Wikimedia Commons?