Nel corso di questi anni abbiamo realizzato diversi percorsi formativi nelle scuole e università di varie regioni d’Italia. Qui di seguito sono descritti i progetti che abbiamo realizzato di recente.

Scuole secondarie di secondo grado
OpenStreetMap va a scuola all’IIS Avogadro
Nel 2019/2020, in particolare, in collaborazione con l’associazione piemontese Abala Lite onlus, gli studenti hanno registrato su OpenStreetMap strade, edifici, campi e altri elementi rilevanti presenti in villaggi della Guinea-Bissau - dove Abala Lite opera per realizzare infrastrutture per la comunità - e sviluppato un’applicazione per la gestione dell’anagrafe locale. Questa attività, grazie alla possibilità di contribuire a OpenStreetMap da qualsiasi computer e alle competenze sviluppate dagli studenti nei mesi precedenti, è potuta proseguire con la didattica a distanza nella primavera 2020, durante i mesi di chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus
“Come i progetti Wikimedia, OpenStreetMap è una mappa libera ma anche una comunità di persone che lavorano insieme per alimentare un grande progetto collettivo: entrando in contatto con OSM gli studenti imparano a collaborare, a confrontarsi con gli altri e a impiegare il proprio tempo in modo volontario per il bene comune.”
Marco, formatore

Docenti di scuola primaria e secondaria
A scuola con Wikipedia: information literacy e scrittura collaborativa
La prima edizione si è svolta a Potenza presso il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei tra novembre 2019 e gennaio 2020. I docenti iscritti hanno partecipato a 3 incontri in presenza il sabato mattina e hanno lavorato autonomamente da remoto per consolidare gli strumenti appresi.
Le 20 ore di formazione, basate principalmente su un approccio laboratoriale, hanno permesso agli insegnanti di capire come utilizzare i progetti Wikimedia in classe con particolare attenzione su Wikipedia e le modalità in cui l’enciclopedia libera può essere impiegata come strumento formativo a scuola.
“Quando vengono proposte questo tipo di attività, innovative e interattive, gli studenti si ‘risvegliano’: è questo il motivo per cui ritengo sia importante portare questo approccio nella pratica didattica quotidiana e non ‘relegarlo’ alle attività extra-curriculari, come spesso viene fatto attualmente. La scuola deve saper parlare agli alunni di oggi e dargli strumenti per orientarsi nell’ecosistema digitale e interagire in modo positivo.”
Cinzia, docente

Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado
Wiki Me Up
Le classi di WikiMeUp, tutte composte da studenti molto giovani, tra i 9 e i 13 anni, ad eccezione di alcune sezioni di Liceo, stanno portando avanti percorsi personalizzati sulle diverse piattaforme Wikimedia a seconda dei loro programmi didattici e dei docenti delle molte discipline che aderiscono al progetto, da scienze a tecnologia, da grammatica a storia. Gli alunni della primaria, ad esempio, stanno lavorando su voci di animali e piante, alcuni ragazzi delle medie sui personaggi storici del Risorgimento, altri sul patrimonio del loro territorio, e così via.
Questa attività, grazie alla possibilità di contribuire ai progetti Wikimedia da qualsiasi computer e alle competenze sviluppate dagli studenti nei mesi precedenti, è potuta proseguire con la didattica a distanza nella primavera 2020, durante i mesi di chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus.
“I progetti collaborativi sono malleabili e consentono di lavorare su molteplici argomenti e sulle diverse materie di insegnamento.”
Matteo, formatore

Scuole secondarie di secondo grado
Wikipedia va a scuola al Liceo E. Medi di Battipaglia
L’esperienza - che ha riscosso un ottimo successo - ha portato alla firma di una convenzione triennale tra l’istituto scolastico e Wikimedia Italia ed è stata replicata l’anno successivo con più di 50 studenti coinvolti e una collaborazione con l’Archivio di Stato di Salerno, che ha permesso ai ragazzi e ai nostri formatori di lavorare su Wikipedia e su altri progetti, come Wikimedia Commons e Wikisource, arricchendoli di testi, immagini e manoscritti originali riguardanti la storia di Battipaglia.
“Attraverso i progetti Wikimedia siamo riusciti a creare un legame unico tra antico e contemporaneo: questo è l’elemento che ci ha permesso di coinvolgere gli studenti. La nostra storia va studiata, custodita e tutelata e i progetti Wikimedia sono un ottimo strumento per farlo.”
Tiziana, archivista

Università
Science, technology, society and Wikipedia/Wikipedia, scienza e tecnologia per tutti
Il primo modulo, in lingua inglese e rivolto specificatamente ai dottorandi, prevede una settimana intensiva di lezioni e attività pratica sui progetti Wikimedia. E’ stato replicato ogni anno a partire dal 2017 con la docenza di Andy Mabbett, fellow alla Royal Society of Arts (UK) e formatore accreditato da Wikimedia UK, nonché uno dei più attivi Wikipediani in Residenza in Europa.
Il secondo modulo, realizzato nell’anno accademico 2018/2019 e rivolto agli studenti delle lauree triennali e magistrali dei vari indirizzi di ingegneria, è stato condotto in lingua italiana e inserito nel quadro di Passion in action, il catalogo di attività didattiche integrative a partecipazione libera che gli studenti del Politecnico di Milano possono seguire per ampliare le proprie competenze trasversali.
“Tanti argomenti che sono oggetto dei nostri studi si trovano difficilmente sul web, dunque chiunque desidera approfondirli fatica a trovare informazioni complete e attendibili. Se ogni studente contribuisse ad arricchire Wikipedia, in rete tutti potrebbero trovare più informazioni complete su tante tematiche.”
Alessandro, studente

Scuole secondarie di secondo grado
La diffusione della cultura classica attraverso i progetti Wikimedia
Gli studenti, accompagnati da formatori di Wikimedia Italia, hanno appreso come contribuire alle piattaforme Wikimedia utilizzando e valorizzando il ricco patrimonio documentario della Biblioteca scolastica.
Trenta voci di Wikipedia dedicate alla cultura classica e al territorio lucano, alcune opere inserite nella biblioteca digitale libera Wikisource e ora accessibili a tutti come e-book, nuove immaginI disponibili su Wikimedia Commons: questi i risultati del lavoro degli studenti che sono stati presentati, alla fine del percorso, in un incontro pubblico nell’Aula Magna del Liceo.
“Sono stati mesi intensi per i nostri studenti, ma anche estremamente produttivi. I ragazzi si sono molto appassionati, non solo per il metodo didattico scelto – lavorare con piattaforme digitali, con cui hanno grande familiarità – ma anche perché si sono sentiti parte di un grande piano finalizzato al raggiungimento del bene comune.”
Vincenzo, docente

Università
#WikiTIM
Il progetto si è sviluppato nell’arco del 2016 e 2017 in cinque tappe lungo tutta la penisola che hanno coinvolto l’Università Carlo Bo di Urbino, la sede di Como e Lecco del Politecnico di Milano, la LUISS Business School di Roma, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e infine l’Università degli Studi di Catania.
Presso ciascun Ateneo gli studenti hanno preso parte a un corso di formazione su Wikipedia tenuto da un tutor di Wikimedia Italia e, in seguito, contribuito a creare nuove voci o ampliare quelle già presenti sull’enciclopedia libera su argomenti legati alla cultura tecnologica e digitale, di volta in volta selezionate a seconda delle specificità del corso di laurea coinvolto. Le voci sono state inoltre arricchite con immagini inedite appartenenti all’Archivio storico Telecom Italia di Torino, i cui diritti in Creative Commons sono stati messi a disposizione da TIM.
Ogni tappa si è conclusa con un’editathon finale, nell’ambito della quale sono state pubblicate e presentate le voci realizzate dagli studenti.
"È credenza comune che Wikipedia snobbi i contributi degli esperti, perché vuole costruire un'enciclopedia dal basso. Nulla di più falso! Le persone che si occupano di un tema specifico sono le più indicate per pubblicare e aggiornare le voci relative al loro campo di studi. Ben vengano dunque idee come quella di #WikiTIM, dove un'azienda fa da catalizzatore per iniziare un trasferimento di informazioni dall'università a chiunque sia interessato." Maurizio Codogno, portavoce Wikimedia Italia

Scuole secondarie di primo grado
WiBrugherio
Il progetto, nato nel 2015 con il coinvolgimento dei bibliotecari e di alcuni volontari, si è esteso nel successivo anno scolastico a tre classi della scuola secondaria di primo grado Fratelli John e Robert Kennedy. Ciascuna di esse ha partecipato a undici ore di lezione, di cui tre di introduzione teorica e le restanti otto di pratica sui progetti Wikimedia e OpenStreetMap.
I lavori sono andati a migliorare la la documentazione online relativa al Comune di Brugherio nell'anno del 150° anniversario della sua fondazione e sono stati presentati nell'ambito di un'esposizione sulla storia e il patrimonio culturale della città.
“È importante che i docenti ci facciano valutare non solo il punto di vista prettamente accademico della materia, ma anche pratico. Questa lezione è stata molto utile per capire cosa c’è dietro Wikipedia e come possiamo interagire con l’enciclopedia.”
Guido, studente

Scuole secondarie di secondo grado
Vivarium
Gli studenti del Liceo di Potenza hanno realizzato sulla piattaforma Wikibook un e-book sul cyberbullismo e un manuale sul metodo di studio. Gli studenti del Liceo di Pagani hanno invece creato una “wiki” di Istituto e l’hanno arricchita con contenuti didattici e relativi ai beni culturali del territorio.I risultati del lavoro sono stati presentati presso l’Università di Salerno.
Dopo questa felice sperimentazione, la didattica wiki è entrata a far parte delle metodologie e delle attività formative delle due scuole, coinvolgendo un numero più ampio di classi e studenti.
“Imparare a usare Wikipedia è importante perché se sai come viene scritta, diventi un lettore più critico e capace di interpretare i testi. Quello di Wikipedia è un metodo di lavoro molto costruttivo perché si tratta di un processo di scrittura collaborativa. Inoltre, si trasmette l’idea di creazione di un bene comune. Creare qualcosa che ha valore per se stessi, ma anche per tutti gli altri. Un messaggio importante per i ragazzi di questa età”.
Ivana, docente

Scuole secondarie di secondo grado
Adotta una voce di Wikipedia al Degasperi
Il progetto nell’anno 2013-2014 ha visto la partecipazione di 20 classi a corsi di formazione sulle piattaforme Wikimedia per 228 studenti coinvolti complessivamente. Si sono tenute 18 lezioni extracurricolari pomeridiane in un arco di tempo di 2-3 settimane. Ogni classe ha adottato un gruppo di voci collegate dal punto di vista tematico ed ha avuto un periodo di tempo per pubblicarle.
I lavori degli studenti sono stati giudicati da una giuria di wikipediani ed esperti. Una cerimonia di premiazione ha concluso il progetto: i gruppi che hanno realizzato i lavori migliori hanno vinto un iPad mini 16GB Wi-Fi per ciascun partecipante.
L’iniziativa è stata sponsorizzata dalle Casse Rurali locali e ha ricevuto il patrocinio del Comune di Borgo Valsugana e della Comunità di valle locale.
"Una delle cose che mi colpiscono sempre è l’entusiasmo di ragazzi e insegnanti per la riscoperta del fare ricerca. Gli studenti, per scrivere le voci, devono consultare libri e riviste di settore, perciò quello che sembra un mezzo veloce e immediato come Wikipedia diventa invece lo spunto per acquisire uno spirito critico e la capacità di effettuare uno studio approfondito della materia."
Dario, wikipediano esperto

Scuole secondarie di primo e secondo grado
Adotta una parola va a scuola
Il progetto, nel 2011/2012 e nel 2014/2015, ha coinvolto complessivamente 19 classi di 11 scuole in diverse città dell'Emilia Romagna. Ogni classe ha adottato una voce di Wikipedia con lo scopo di ampliarla tramite ricerche e approfondimenti. Per poterlo fare, esperti wikipediani hanno incontrato i ragazzi e insegnato loro il corretto utilizzo delle fonti e i linguaggi digitali connessi a Wikipedia e ai progetti wiki, promuovendo un utilizzo attivo e collaborativo del web.
A corredo del progetto, APT Servizi Emilia Romagna ha messo in palio 3 gite per le classi che hanno svolto il miglior lavoro.
“Grazie a questo corso ho scoperto tutto su Wikipedia! Wikipedia mi è sempre servita come strumento per farmi un’idea generale su qualcosa. Prima di oggi, però, non avevo mai pensato di scrivere una voce. Oggi ho capito che è una cosa alla portata di tutti e da oggi posso cominciare a contribuire anche io.”
Alice, studentessa