Ortona, il primo comune abruzzese

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Ortona, il primo comune abruzzese

A pochissimo dall’inizio del concorso si è unita a noi una nuova città: Ortona, il primo comune abruzzese ad aderire a Wiki Loves Monuments!

Accocolata su di una collina a ridosso del mare Adriatico, si tratta di una città con una storia più antica dell’Impero Romano: già il geografo greco Strabone la menziona come porto-arsenale dei Frentani, un popolo italico insediato sulla costa adriatica.

Poco rimane di quel periodo, ma nel corso degli anni tante cose sono successe a Ortona, e i monumenti liberati per Wiki Loves Monuments ce ne possono raccontare alcune.

Arrivando in città via mare, troverete ad accogliervi nel porto un ospite d’eccezione: si tratta di San Tommaso Apostolo. Quelle che si dice siano le sue ossa sono custodite dagli abitanti del comune adriatico da secoli, da quando il navigante Leone Acciaiuoli le portò dalla Grecia nel 1200.

Oltre alla statua di San Tommaso, dal mare è possibile vedere il lato posteriore del Castello Aragonese, il cui nome è una testimonianza della dominazione spagnola nell’Italia meridionale e la cui facciata è uno degli scorci più belli della città.

 

Noi vi facciamo vedere il mare, i monumenti scopriteli voi :) [licenza CC-BY-SA, foto di  RaBoe/Wikipedia]

Noi vi facciamo vedere il mare, i monumenti scopriteli voi 🙂
[licenza CC-BY-SA, foto di RaBoe/Wikipedia]

Alla fine del 1500 la città viene comprata da Margherita d’Austria, che decide di costruirvi addirittura un palazzo e farne la sua residenza. Chiunque abbia avuto la fortuna di perdersi nella vista del mare da Palazzo Farnese può capire bene il perché, e chiunque non l’abbia mai fatto ha con Wiki Loves Monuments una ragione in più per farlo (fotografare il palazzo! 😉 ).

Forse perché la città era troppo bella e il destino delle cose belle è a volte quello di finire, Ortona diventa fronte durante la seconda guerra mondiale. Viene praticamente rasa al suolo e riceve il triste appellativo di Stalingrado d’Italia da parte di Winston Churchill.

Oggi ci si ricorda della guerra grazie al MUBA, Museo della Battaglia, ospitato nel complesso monumentale Sant’Anna, ma i ricordi di com’era Ortona prima della guerra sono conservati principalmente nei racconti delle nonne e dei nonni: nel ‘900 non c’era Wiki Loves Monuments.

Oggi però Wiki Loves Monuments c’è, e grazie all’impegno della Consulta Giovanile di Ortona e alle autorizzazioni concesse dalla giunta comunale nessuno potrà più dimenticare i tanti tesori custoditi dalla città: leggete la lista completa dei monumenti e correte a fotografarli! 😀