Vikidia e Wikiversità: il sapere dei ragazzi scritto dai ragazzi

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Vikidia e Wikiversità: il sapere dei ragazzi scritto dai ragazzi

Gli studenti sono quotidianamente sottoposti a un flusso continuo di informazioni da fonti mediatiche di vario tipo, che li “obbligano” a un continuo apprendimento, spesso disorganizzato e non efficace. Tale problematica si presenta in modo ancora più accentuato sul web, dove sono ancora pochi gli spazi che utilizzano un linguaggio adeguato e comprensibile “per gli utenti più piccoli”.
Inoltre, i ragazzi sono spesso educati a un atteggiamento “passivo” di fruitori delle informazioni in rete, quando potrebbero invece essere protagonisti della creazione e condivisione del sapere online. Ciò accade in particolare nelle scuole del nostro Paese dove – come evidenzia Andreas Schleicher, Direttore del Directorate of Education dell’OCSE e responsabile del Programma internazionale per la valutazione dell’allievo, conosciuto come P.I.S.A. – la cultura della collaborazione e della creazione di contenuti liberi e condivisi non è ancora promossa e sviluppata.
Un tentativo di superare tali ostacoli viene dalle comunità di Vikidia e Wikiversità, progetti di apprendimento libero basati sul software Mediawiki.
L’esperienza con Vikidia, l’enciclopedia libera e collaborativa rivolta a ragazzi dagli 8 ai 13 anni, nasce in Italia nel gennaio 2016 grazie all’entusiasmo di due insegnanti trentini, Valeria Framondino (I.C. Isera-Rovereto) e Matteo Ruffoni (I.C. di Valle di Ledro), che iniziano a lavorare con le loro classi (circa 50 studenti a istituto) alla creazione di voci scientifiche. I primi portali arricchiti sono quelli di Anatomia e Geologia.
Le attività su Vikidia hanno un successo tale che a maggio 2016 i ragazzi dell’’I.C. Valle di Ledro partecipano e vincono il secondo posto al concorso sulle battaglie garibaldine del comune di Vezza d’Oglio con la voce creata sulla Battaglia di Bezzecca e nel giugno 2016 gli studenti dell’I.C. Isera-Rovereto si preparano al colloquio orale dell’Esame conclusivo di Primo Ciclo presentando ognuno la propria voce scientifica su Vikidia.
I docenti, incoraggiati da questi risultati, decidono di sviluppare ulteriormente l’attività di scrittura collaborativa portando l’esperienza di Vikidia su Wikiversità, il progetto Wikimedia che si occupa di contenuti didattici per tutte le fasce di età e che proprio questo mese (il 18 maggio) celebra i dieci anni dalla sua apertura.
Il progetto ospita lezioni su varie materie scolastiche destinate a diverse tipologie di studenti. Ma non solo: Wikiversità ospita anche approfondimenti su altri argomenti tra cui lo sport e le ricette di cucina.
Quando sono gli studenti stessi a creare contenuti su Wikiversità, il vantaggio è doppio: in effetti, apprende sia chi scrive la lezione, chi la potrà consultare nel futuro. Per questo, con l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017, Valeria Framondino e Matteo Ruffoni hanno iniziato a scrivere e pubblicare insieme ai loro studenti lezioni di matematica e scienze su Wikiversità nell’area scuole medie, collegandole alle voci di Vikidia.
Parallelamente, i docenti, insieme a Paolo Mauri dell’I.C. Bosisio Parini, hanno proseguito la loro attività di divulgazione nei loro corsi di didattica digitale presso altri istituti in Trentino e in Lombardia e fra i colleghi, per creare una maggiore affluenza di utenti.
Inoltre, hanno partecipato al Bando 2017 sull’Innovazione digitale promosso dall’Associazione ITALIADECIDE in collaborazione con il MIUR e al Bando PON 2014-2017 sulla “Creatività e cittadinanza digitale” e sono invitati dall’ente formatore docenti trentino (IPRASE) a tenere un workshop in un incontro di formazione del Piano Provinciale di Innovazione Digitale16.
L’esperienza di Valeria e Matteo con Vikidia e Wikiversità ha ad oggi dimostrato che l’elaborazione di voci tematiche in stile wiki scritte da alunni per altrui utenti-alunni permette di sviluppare competenze diverse e garantisce al contempo importanti ricadute in termini di consapevolezza personale grazie all’appartenenza ad una comunità apprendente.
Non solo: il “metodo wiki” può consentire anche di rispondere all’esigenza di trovare strumenti alternativi per i Bisogni Educativi Speciali.
Il progetto Vikidia ha già raggiunto diversi importanti obiettivi, soprattutto in termini di maggiore coinvolgimento dei giovani utenti, ma sono moltissimi i possibili sviluppi futuri: ad esempio, il gemellaggio tra scuole lontane e una partecipazione ancora più allargata alle piattaforme Wikimedia come Wikipedia, Wikibooks, Wikisource e Wikimedia Commons.

Vi terremo aggiornati!
Matteo Ruffoni, Paolo Mauri, Valeria Framondino, Samuele Mantani

Nell’immagine: Giovane studentessa thailandese. Foto di Tevaprapas (opera propria), CC-BY-SA-3.0, via Wikimedia Commons