Leave no women or girl behind

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Leave no women or girl behind

Nella scorsa Newsletter abbiamo pubblicato un articolo dedicato all’obiettivo 4 “Educazione di Qualità” e il contributo che può dare il movimento di Wikimedia al raggiungimento di questo obiettivo. Oggi presentiamo un approfondimento sull’obiettivo 5 degli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile Agenda 2030 delle Nazioni Unite) dedicato all’equità di genere: raggiungere entro il 2030 l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze.

La situazione a livello mondiale è seria. Lo dice il rapporto Progress on sustainable development goals – The gender gap snapshot 2019 redatto da UN Woman.

Il 18% delle donne e delle ragazze di età compresa tra 15 e 49 anni ha subito violenza sessuale da un partner intimo negli ultimi 12 mesi. Nei 30 paesi dove si pratica ancora la mutilazione degli organi genitali, 1 su 3 ragazze dai 15 ai 19 anni nel 2017 è stata sottoposta a questa pratica barbara.

Le donne coprono il 39% della forza lavoro, ma solo il 27% occupa posizioni manageriali. In Italia c’è stato un sensibile miglioramento registrato dal 2010 al 2017, grazie all’aumento della quota di donne negli organi decisionali e nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa, ma la media Ue è ancora lontana da raggiungere.

Solo 1 su 4 seggi parlamentari sono presieduti da donne. Sono solo alcuni numeri per dare la dimensione della disparità.

Il movimento Wikimedia promuove il principio dell’equità della conoscenza nei suoi obiettivi strategici. Ma cosa significa questo per i wikimediani in termini pratici e quotidiani? Come vengono applicati i principi dell’equità della conoscenza nel lavoro di ogni giorno? L’argomento è stato approfondito nell’ultima edizione di Wikimania 2019 svoltasi a Stoccolma in Svezia.

E noi abbiamo chiesto a una figura di spicco di questo movimento, Camelia Boban, fondatrice di WikiDonne di raccontarci il grande sforzo che stanno portando avanti per ridurre questo gap.

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 di Camelia Boban, presidente WikiDonne

Applicare il principio di equità all’interno del movimento Wikimedia, cioè offrire “un trattamento equo, accesso, opportunità e progresso per tutti i sessi”, significa prima di tutto avere un quadro chiaro della situazione del divario di genere nei contenuti e nella partecipazione all’interno dei progetti wiki. Durante gli ultimi anni sono state portate avanti varie ricerche su questo fronte: 

a) un’evidenza riguardante la componente femminile all’interno degli organi decisionali degli affiliati (Wikimedia Gender Gap Observatory); 

b) sono state realizzati dei confronti con la comunità per identificare le barriere che impediscono l’uguaglianza di genere, stabilire delle migliori prassi per cambiare rotta e mappare i progetti che si occupano in modo specifico del divario di genere (Gender Diversity Mapping a Gender Equity Report 2018); 

c) sono stati creati vari tools – riguardanti il genere, l’occupazione, la lingua ecc. delle biografie presenti nelle diverse versioni linguistiche di Wikipedia – che ottengono e mettono a disposizione dei dataset di dati aperti provenienti da Wikidata (WHGI’s è uno di loro) da utilizzare in vari ambiti.

Significa poi lavorare per arricchire i contenuti che riguardano le minoranze di qualsiasi natura, aumentare la diversità e accrescere il coinvolgimento e la partecipazione dei gruppi non e sotto rappresentati nella scrittura collettiva sui progetti wiki. Lo si fa offrendo loro il supporto tecnico necessario per scrivere la propria storia, senza intermediari. Per fare questo bisogna prima di tutto capire che il gender gap o la giusta rappresentazione di una minoranza linguistica, culturale, etnica, non è un trend del momento, ma un problema che riguarda tutti, se vogliamo raggiungere una completa visione e conoscenza del mondo. Scegliendo consapevolmente di scrivere la biografia di una donna, di una persona appartenente alla comunità LGBT, di una minoranza etnica – che incontrano i principi di notabilità – e farlo nella maniera giusta (usando la forma femminile delle occupazioni quando serve, mettendo l’accento su quello che è rilevante ai fini dell’enciclopedicità della biografia e non sui legami famigliari, come spesso succede nelle biografie femminili, per dare solo alcuni esempi), significa anche rendere i progetti wiki più giusti. Organizzare eventi – edit-a-thon, concorsi, campagne, collaborazioni – per la creazione di nuove voci o l’implementazione di quelle esistenti, aggiungendo informazioni, fonti, immagini, e questo vuol dire un lavoro costante ed esteso e non solo azioni spot. Soprattutto per quelle realtà come lingue o gruppi etnici in via di estinzione.

Nell’edizione dell’anno scorso di Wikimania svoltasi a Stoccolma, WikiDonne User Group, ha gestito lo Diversity Space, che sulla base dei Sustainable Development Goals (SDGs) per il 2030 indicati dall’ONU, ha dato voce a tutte le proposte presentate, organizzando un programma fatto di sessioni e ligtning talks che hanno toccato temi del gender gap e della diversità: diversità culturale, cinema africano, comunità e diaspora afroamericana, immigrazione, scrittrici prima del XXesimo secolo, cultura orale e fonti, il gender gap nei vari progetti (in Africa, India, Israele, campagne internazionali di sensibilizzazione) e il tentativo di riduzione attraverso le campagne Wiki Loves X.

In questo momento sono attivi 1) vari sotto-progetti tra i quali: Donne in STEMDonne e ResistenzaBlack Lives Matters (sopratutto relativo ai casi di donne nere uccise dalla polizia, oggetto della campagna #SayHerName), Donne e Shoah, realizzato in collaborazione con il Progetto Persecuzioni, deportazioni e crimini del periodo nazi-fascista con il quale da tre anni a questa parte viene organizzata la Giornata della memoria, e 2) due campagne multilingue organizzate da WikiDonne User Group con la collaborazione di altri affiliati, capitoli e user group: la seconda edizione di Wiki Loves Sport (per aggiungere contenuti su sport-sportive-ugualianza nello sport durante il periodo delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokio riprogrammate per l’emmergenza sanitaria in corso) e la quarta edizione della campagna Interwiki Women Collaboration, che quest’anno si occupa del personale sanitario femminile. 

Proprio su questo tema, vorrei segnalare il sotto progetto Donne e COVID-19 per il quale sono state scritte nuove voci, ma soprattutto sono state caricate 16 immagini in alta definizione che hanno fatto il giro del mondo e sono stati creati gli item Wikidata, punto di partenza per la creazione delle voci in altre lingue (es. la biografia di Margherita Lambertini in francese). Realizzate dal fotografo Alberto Giuliani, le fotografie sono state dichiarate in unanimità Immagini in vetrina su Commons, alcune di loro diventando Picture of the day il 9 e il 16 agosto, e il 10settembre. Ritraggono i volti segnati dai dispositivi di protezione individuale del personale sanitario dell’Ospedale San Salvatore di Pesaro dopo i turni massacranti durante il mese di marzo, in piena emergenza coronavirus.