Principali attività realizzate in Italia:

Mappare il rischio idrogeologico: progetto pilota a Chiavari

Un volontario della Protezione Civile. Foto di Roberto Ferrari, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

ll Comune di Chiavari ha ospitato il primo progetto pilota di collaborazione tra volontari OpenStreetMap e membri della Protezione Civile locale.
L’evento, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con Wikimedia Italia e Fondazione CIMA, nasce con l’obiettivo di mappare il territorio comunale raccogliendo informazioni geolocalizzate rilevanti per la stima del rischio di inondazioni. In particolare, i volontari della Protezione Civile e gli OSMer si sono concentrati sull’area vicina alla foce del Torrente Rupinaro, classificata come zona ad alto rischio idrogeologico.
Il lavoro è stato gestito in squadre miste composte da volontari PC e OSMer: un metodo che consente non solo di ottenere una mappatura più completa ma anche di favorire lo scambio di conoscenze e il confronto tra diverse tecniche di rilevamento. Dopo un’analisi dei risultati si sta attualmente lavorando per affinare le tecniche in modo tale da semplificare al massimo la raccolta dati e velocizzare l’inserimento dei dati nella piattaforma OSM.
Facendo tesoro di questa prima esperienza, Wikimedia Italia e Fondazione Cima continueranno a collaborare con la Protezione Civile allo scopo di sviluppare ulteriormente il progetto.


La rete sentieristica ligure su OpenStreetMap

Una buona parte dei sentieri mappati in Liguria. Screenshot di Alessandro Palmas (WMIT), CC BY-SA 4.0

La Regione Liguria – con il coordinamento di Wikimedia Italia e di concerto col CAI (Club Alpino Italiano) e la FIE (Federazione Italiana Escursionismo) – ha deciso di portare la rete sentieristica regionale su OpenStreetMap. Le Associazioni e la Regione hanno lavorato insieme all’inserimento di dati sulla “Wikipedia delle mappe”, partendo dalla mappatura dell’Alta Via dei Monti Liguri, il percorso di oltre 400 km che attraversa tutta la Regione. Wikimedia Italia ha seguito l’attività di mappatura fornendo supporto informatico anche attraverso l’utilizzo di strumenti come GeoResQ, applicazione di localizzazione per escursionisti che si basa su mappe OSM.
I risultati di questa collaborazione sono stati presentati in un intervento a FOSS4G-IT 2018, evento gratuito annuale che vede radunarsi le comunità italiane di GFOSS, OpenStreetMap e ArcheoFOSS.


OpenStreetMap a supporto delle zone colpite dal terremoto

Una schermata del Tasking Manager OpenStreetMap che permette di coordinare e monitorare le evoluzioni del lavoro di mappatura in casi di emergenze. Di Alessandro Palmas (WMIT), CC BY-SA 4.0

Di fronte alla tragedia del terremoto in Centro Italia, la comunità di volontari OSM si è attivata fornendo sostegno alla fase di soccorso e ricostruzione. In particolare, gli utenti della piattaforma OpenStreetMap hanno fornito un supporto determinante durante la fase di emergenza, coordinandosi sulla piattaforma Tasking Manager per mappare il territorio in tempi rapidi. Tale attività ha visto una collaborazione con la piattaforma europea Copernicus EMS che ha messo a disposizione immagini satellitari e aeree e ha potuto effettuare in tempi brevi una valutazione dei danni a edifici e infrastrutture prodotti dal sisma.
La mappatura OSM è stata utilizzata da Vigili del Fuoco e Protezione Civile nelle operazioni di soccorso, poiché era l’unica che riportasse in modo accurato le posizioni degli insediamenti dei soccorritori e degli sfollati e le interruzioni della viabilità visibili dalle foto satellitari o note a mezzo stampa. La comunità OpenStreetMap ha inoltre fornito dati utili ai promotori dei progetti non profit TerremotoincentroItalia e Ricostruzione Trasparente.