Dichiarazione sul copyright e sulla proposta di deroga a talune disposizioni dell’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPs) per la prevenzione, il contenimento e il trattamento dell’influenza COVID-19 (IP/C/W/669)

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Dichiarazione sul copyright e sulla proposta di deroga a talune disposizioni dell’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPs) per la prevenzione, il contenimento e il trattamento dell’influenza COVID-19 (IP/C/W/669)

Sosteniamo il lavoro e gli interessi di milioni di ricercatori, educatori, biblioteche, archivi e musei di tutto il mondo che stanno contribuendo alla prevenzione, al contenimento e al trattamento della pandemia di COVID-19 promuovendo l’accesso alla conoscenza.

Plaudiamo agli sforzi di alcuni membri dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO/OMC) nel puntare il dito contro le barriere del copyright che ostacolano una giusta e appropriata reazione al COVID-19.

L’accesso alle opere protette da copyright, oltre che ai brevetti e alle conoscenze tecniche, è necessario per prevenire e contenere il COVID-19 e per sviluppare i trattamenti curativi.

Il COVID-19 ha aggravato le profonde disuguaglianze nell’accesso alla conoscenza. In alcuni Paesi con sistemi flessibili di gestione del copyright, i cittadini sono in grado di accedere e utilizzare materiali essenziali per le attività educative, di apprendimento e di ricerca a distanza, accedono virtualmente e usano le collezioni di biblioteche e altre istituzioni, e contribuiscono alla ricerca sui trattamenti impiegando processi avanzati, come l’estrazione automatica di informazione da testi e banche dati (text e data-mining).

Ma queste attività non stanno avendo luogo ovunque, perché non sono legali ovunque.

In troppi Paesi le leggi sul copyright non permettono l’uso dei contenuti in via digitale e remota per lo svolgimento delle attività essenziali. Gli usi educativi sono troppo spesso limitati ad attività da svolgersi “all’interno” delle istituzioni educative o nell’insegnamento in presenza. L’uso delle collezioni di biblioteche e altre risorse pubbliche sono spesso limitati ai “locali” delle stesse istituzioni. [1]

In troppi Paesi i ricercatori non hanno i diritti di cui necessitano per usare le metodologie di ricerca più avanzate, come l’estrazione automatica di informazione da testi e banche dati, per aiutare a trovare e sviluppare i trattamenti contro il COVID-19. Lo stesso  virus è stato scoperto proprio grazie a un progetto di ricerca di estrazione automatica di informazione da testi e banche dati che in molti Paesi non sarebbe legale. [2]

La diseguaglianza nelle possibilità di utilizzo dei prodotti della conoscenza e della cultura viola il diritto alla salute, il diritto a ricevere e diffondere informazioni, all’istruzione, a partecipare alla vita culturale e a beneficiare del progresso scientifico. [3]

Sosteniamo fortemente la solidarietà internazionale nel contrastare le barriere del diritto d’autore che si oppongono alla prevenzione, al contenimento e al trattamento del COVID-19. È fondamentale che ricerche e altre risorse siano rese immediatamente disponibili ovunque nel mondo per essere utilizzate e sviluppate ulteriormente. La rimozione delle barriere legali alla conoscenza è un complemento necessario agli sforzi per rimuovere brevetti e altre barriere che impediscono un massiccio e urgente aumento della produzione del vaccino.

Esortiamo tutti i membri dell’OMC ad approvare la proposta di deroga all’accordo TRIPs (Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale), comprese le disposizioni sul copyright. Tale mossa enfatizzerà l’emergenza che il COVID-19 rappresenta. E ciò darà una rassicurazione vitale ai governi, così che possano emettere decreti urgenti, adottare interpretazioni di emergenza delle proprie leggi, e modificare e superare in altro modo gli ostacoli del copyright che impediscono l’accesso alla conoscenza necessaria per affrontare la pandemia.

Adottare la deroga al TRIPs non è però sufficiente. Chiediamo inoltre, all’OMC e alle altre agenzie incaricate di promuovere l’interesse pubblico per l’accesso e la produzione della conoscenza, di agire urgentemente al fine di guidare i Paesi nell’affrontare quelle barriere che il copyright contrappone all’accesso alla conoscenza, barriere che sono state evidenziate e amplificate dal COVID-19. In particolare, chiediamo un’azione urgente per chiarire che tutti i trattati su copyright e diritti connessi, comprese le disposizioni sul copyright dell’accordo TRIPs:

  • possano e debbano essere interpretati e implementati per rispettare il primato degli obblighi verso i diritti umani durante la pandemia e altre emergenze, inclusi i diritti di cercare, ricevere e dispensare informazioni, il diritto all’istruzione, alla libera partecipazione alla vita culturale e alla condivisione del progresso scientifico e dei suoi benefici, proteggendo al contempo gli interessi morali e materiali degli autori;
  • permettano ai governi di proteggere e promuovere interessi pubblici vitali durante un’emergenza sanitaria o di altro tipo;
  • permettano ai governi di promuovere ed estendere in modo adeguato all’ambiente digitale le limitazioni e le eccezioni che sono appropriate all’ambiente della rete digitale, in particolare durante un’emergenza sanitaria o di altro tipo. 

Tra i firmatari anche Wikimedia Italia.

Firmatari
[ultimo aggiornamento 15/03/2021, 22:30 EST]

Aggiungi una sottoscrizione tramite: https://form.jotform.com/pijip/CopyrightWaiverStatement

Organizzazioni

  1. African Library & Information Associations & Institutions (AfLIA)
  2. All India Peoples Science Network (AIPSN), India
  3. Association of Research Libraries, United States
  4. Association for Proper Internet Governance, Switzerland
  5. Blind SA, South Africa
  6. Centrum Cyfrowe, Poland
  7. Center for Intellectual Property and Information Technology Law, Kenya
  8. COMMUNIA
  9. Corporacion Innovarte
  10. Creative Commons
  11. CulturalAction, Korea
  12. Datysoc, Uruguay
  13. EIFL (Electronic Information for Libraries)
  14. Fundación Karisma, Colombia
  15. Fundación Vía Libre, Argentina
  16. Free Knowledge Advocacy Group EU (Wikimedia)
  17. Global Expert Network on Copyright User Rights
  18. Hiperderecho, Perú
  19. Instituto Nacional de Ciência e Tecnologia (INCT) Proprietas
  20. Intellectual Property Institute (IPI)
  21. International Treatment Preparedness Coalition (ITPC)    
  22. InternetLab, Brazil
  23. International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA)
  24. IP Unit (University of Cape Town), South Africa
  25. IT for Change, India
  26. Indonesia for Global Justice (IGJ)
  27. Kenya Libraries and Information Consortium
  28. Knowledge Commune, Korea
  29. Knowledge Ecology International
  30. Lithuanian Research Library Consortium
  31. Open Access India
  32. Pan African Treatment Access Movement    
  33. Program on Information Justice and Intellectual Property, American University
  34. Research Center for Intellectual Property, Internet and Innovation (GNet-UFMG), Brazil
  35. Salud y Farmacos, USA
  36. Society for Technology Studies, Ethiopia
  37. Software Preservation Network    
  38. Southern and Eastern Africa Trade Information and Negotiations Institute (SEATINI), Uganda
  39. The Democracy Collaborative
  40. Treatment Action Group, USA
  41. Wikimedia Italia
  42. Wikimedia ZA, South Africa
  43. Yolse, Santé Publique et Innovation   

[1] Queste inadeguatezze sono state esaminate dal Comitato Permanente sul Diritto d’Autore e Diritti Connessi (SCCR) dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO). Vedi Ms. Monica Torres & Professor Raquel Xalabarder, Report on Practices and Challenges in Relation to Online Distance Education and Research Activities, SCCR/39/6 (15 ottobre 2019), pag. 16 (“la maggior parte delle eccezioni e limitazioni nazionali per scopi didattici non riescono a prevedere adeguatamente gli usi digitali e online”); WIPO Standing Committee on Copyright and Related Rights, Report On Regional Seminars And International Conference On Limitations And Exceptions (SCCR/40/2), par. 133 (si riportano le conclusioni dell’esperto WIPO, il professore Daniel Seng, secondo cui molte eccezioni al copyright per l’istruzione sono “limitate … al solo atto di riproduzione … quindi non sono estese agli usi digitali“).
[2] Vedi Eric Niiler, An AI Epidemiologist Sent the First Warnings of the Wuhan Virus, Wired (25 gennaio 2020).
[3] Vedi Comitato per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, Commento generale n. 25, sull’articolo 15.1(b), aprile 2020, par. 82 (“Combattere efficacemente le pandemie richiede un impegno più forte da parte degli Stati nella cooperazione scientifica internazionale”, nonché “la condivisione delle migliori conoscenze scientifiche e delle loro applicazioni”).

Nell’immagine: Riunoine del WTO di World Trade Organization from Svizzera, via Wikimedia Commons CC BY SA 2.0