Diritto di autore e Creative Commons: una guida

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Diritto di autore e Creative Commons: una guida

Creative Commons

La seguente guida sul diritto d’autore e su Creative Commons fornisce le basi per comprendere le diverse possibilità che si hanno a disposizione per proteggere i contenuti che pubblichiamo on-line e quali sono le diverse opzioni che ha a disposizione chi crea contenuti e chi li pubblica.

Il materiale è fornito a puro spirito informativo e non può essere considerato come una consulenza legale, una guida esaustiva o un’alternativa a una consulenza legale.

Il contenuto di questa guida:

  • Cos’è il diritto di autore
  • Cosa si intende per Creative Commons
  • I diversi tipi di licenza Creative Commons
  • Come si usa un contenuto rilasciato con licenza Creative Commons
  • Un video sui Creative Commons
  • Alcune risorse in rete sul diritto di autore e sui Creative Commons

Cos’è il diritto di autore
Il diritto di autore è una forma di protezione legale che protegge le opere di ingegno di carattere creativo, siano esse pubblicate o meno. Un elenco non esaustivo delle categorie a cui può appartenere un’opera protetta include:

  • opere letterarie
  • opere musicali, con o senza parole
  • opere teatrali
  • pantomime e coreografie
  • opere pittoriche, grafiche o scultoriche
  • opere cinematografiche o audiovisive
  • registrazioni sonore
  • opere architettoniche
  • software
  • database
  • disegno tecnico

I contenuti pubblicati online sono facilmente riconducibili alle categorie sopra elencate.

Ma come funziona in pratica il diritto d’autore? Quando si crea qualcosa di veramente originale, come una foto, una storia, un post di un blog o un video, si è automaticamente tutelati senza bisogno di apporre una di quelle diciture che troviamo spesso nei footer dei siti: copyright, all-rights reserved.
Tra l’altro il termine copyright non è un sinonimo di diritto d’autore: è l’equivalente del diritto d’autore nei paesi soggetti alla Common law, e come tale, un po’ diverso dal diritto d’autore italiano.

Non esiste una legislatura internazionale per il diritto d’autore, anche se molti paesi lo rispettano e lo proteggono attraverso una serie di accordi internazionali, come trattati e convenzioni.

In Italia il diritto d’autore è normato (principalmente) dalla legge 633 del 22 aprile 1941; inoltre l’Italia è firmataria dei principali trattati internazionali sul diritto d’autore (Convenzione di Berna, Universal Copyright Convention di Ginevra, Universal Copyright Convention di Parigi, AccordoTRIPs, WCT).

Il diritto d’autore italiano assegna all’autore, al momento della creazione dell’opera, due principali diritti:

  1. diritto morale
  2. diritti di utilizzazione economica o diritti patrimoniali

Il diritto morale – che è inalienabile e dura per sempre – garantisce la paternità dell’opera e l’integrità della stessa: se sono l’autore, qualunque diritto io ceda, l’opera rimarrà comunque realizzata da me.

I diritti patrimoniali permettono l’utilizzo economico dell’opera in ogni forma e modo e prevedono diritti di riproduzione e distribuzione, di comunicazione al pubblico, di traduzione ed elaborazione. A differenza del diritto morale, i diritti patrimoniali hanno una durata prestabilita: scadono 70 anni dopo la morte dell’autore.
Anche le opere anonime sono tutelate: i diritti patrimoniali durano 70 anni dalla data di prima pubblicazione.
I diritti patrimoniali, a differenza di quello morale, possono essere trasferiti.

Come si può quindi rendere il proprio lavoro disponibile per tutti, in modo che chiunque lo possa godere, condividere, utilizzare, adattare ai propri scopi o modificare, nel pieno rispetto del diritto d’autore?
Ci vengono in aiuto le licenze Creative Commons, delle licenze di diritto d’autore, ispirate al copyleft, che normano chiaramente cosa intende fare l’autore dei suoi diritti patrimoniali.

Cosa sono i Creative Commons – CC?
Creative Commons sono dal 2001 un’associazione no profit, ma con questo termine vengono comunemente indicate delle licenze che indicano chiaramente quali diritti patrimoniali l’autore tiene per sé e a quali invece rinuncia, consentendo quindi la condivisione di lavori originali e permettendone eventualmente anche la modifica.

Lo scopo dell’organizzazione è infatti:

“aumentare la quantità di materiale creativo (culturale, educativo e scientifico) disponibile come bene comune – il contenuto che è disponibile pubblicamente, gratuitamente e legalmente per la condivisione, per l’uso e per il riuso ….”

Le licenze Creative Commons agiscono in aggiunta e sulla base del diritto d’autore già esistente e non servono a tutelare l’opera o a dimostrarne la paternità, ma a farla circolare e renderla disponibile e utilizzabile dai terzi.
Tramite le licenze Creative Commons si mantengono i diritti  morali sui contenuti originali come foto, scritti, progetti, video e altro ancora, pur condividendoli con il mondo intero. Non si pongono come alternativa al diritto di autore, ma sono in parallelo a esso.

Le licenze Creative Commons possono servire per proteggere i diritti originali al livello scelto dall’autore stesso: è possibile farlo facilitando e incoraggiando la condivisione e il riuso da parte di terzi.  La cosa più importante è che Creative Commons consente agli autori di mantenere anche solo parte dei diritti sulle opere da loro prodotte e permette agli utenti di sapere esattamente quali diritti l’autore desidera riservarsi e quali condivide liberamente. Questa scelta viene definita nella terminologia CC “Alcuni diritti riservati” (Some Rights Reserved), contrapposta al “Tutti i diritti riservati” (All Rights Reserved), che copre di default  tutte le opere se non, appunto, diversamente indicato.

Se invece si decide di rinunciare a tutti i diritti (patrimoniali, gli unici a cui si può rinunciare!) sul proprio lavoro, la dicitura diventa “Nessun diritto riservato” (No Rights Reserved) e l’opera entra a far parte del pubblico dominio, cioè dell’insieme di quei lavori che possono essere modificati e riprodotti senza vincoli legislativi. Di tale insieme fanno parte tutti quei lavori il cui autore è morto dal almeno 70 anni (attenzione se l’opera è tradotta, anche il traduttore dev’essere morto da almeno 70 anni per potere utilizzare liberamente il suo lavoro). 70 anni è la norma italiana, ogni paese ha le proprie leggi in materia di durata e, in alcuni casi, anche in materia di diritti tutelati.

Come sono fatti le licenze Creative Commons?
Ogni licenza si compone di tre parti:

  • il Common Deed, che descrive brevemente i diritti e le regolamentazioni della licenza in linguaggio comprensibile a chiunque
  • il Legal code, cioè la licenza vera e propria, il documento giuridicamente vincolante tra le parti e che è disponibile nelle principali lingue.
  • e l‘immagine descrittiva della licenza che può essere inserita sul sito o dove viene pubblicato il contenuto.

La licenza più semplice che un autore può scegliere è quella denominata “Attribuzione” – per cui si deve citare il nome dell’autore nel caso in cui si utilizzasse il suo lavoro. Le altre licenze qui sotto elencate possono essere aggiunte e combinate in base alle diverse esigenze.
Queste sono le licenze disponibili, come sono indicate dalla pagina sulle licenze di Creeative Commons:

Attribuzione (Attribution – By): è consentito copiare, distribuire, mostrare e modificare l’opera e i lavori derivati, purché sia sempre indicato l’autore  e l’opera.

Non commerciale (Non Commercial – NC): è consentito copiare, distribuire, mostrare e modificare l’opera e i lavori derivati, ma unicamente per scopi non commerciali.

Non opere derivate (No Derivative Works – ND):  è consentito copiare, distribuire e mostrare solo copie identiche dell’opera, non sono ammesse modifiche o opere derivate.

Condividi allo stesso modo (Share Alike – SA): è permessa la distribuzione di opere derivate solo con licenza identica a quella dell’opera originale.

Per esempio un autore che desideri rendere disponibile il proprio lavoro solo per scopi non commerciali e che voglia che anche le opere derivate dalla sua abbiano lo stesso tipo di condivisione, potrebbe scegliere le seguenti licenze:


Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo (by-nc-sa)

Consigliamo di leggere con attenzione la lista delle licenze Creative Commons (http://creativecommons.org/about/license/) che si ottengono combinando gli elementi qui sopra citati.

Pronti per utilizzare una licenza Creative Commons?

  • Non sapete quale sia la licenza che è più adatta alle vostre esigenze? Provate ad usare lo strumento per identificare la licenza Creative Commons (http://creativecommons.org/choose/), che vi aiuterà nella scelta.
  • Una volta decisa la licenza, prendete l’immagine che la rappresenta e copiate il codice HTML
  • Inserite tale codice nel sito o dove pubblicherete la vostra opera.

Come utilizzare un’opera altrui con licenza Creative Commons.

Non dovete condividere una vostra opera, ma volete utilizzare, condividere o modificare un’opera altrui? Ecco alcuni suggerimenti:

  • Cercate la licenza Creative Commons:  i posti dove guardare solitamente sono: nella barra laterale  del sito, sul fondo della pagina, nella pagina About/Chi siamo o anche nella pagina Contatti. Se non trovate l’informazione che state cercando, non esitate a scrivere all’autore chiedendo informazioni sul tipo di licenza che regola l’utilizzo del suo lavoro. La vostra richiesta e il vostro sforzo verranno probabilmente apprezzati.
  • Comprendete i dettagli della licenza utilizzata:   una volta che avete trovato la licenza, siate sicuri di avere compreso perfettamente i dettagli della stessa, cliccando sul logo e leggendo con attenzione il documento descrittivo, in modo da sapere le eventuali limitazioni sull’uso e sulla creazione di opere derivate prima di cominciare il lavoro.
  • Riproducete, modificate e ridistribuite coerentemente alla licenza e comunicatelo all’autore, non solo con un link o una citazione, ma ditegli che avete apprezzato il suo lavoro e ringraziatelo per averlo reso disponibile alla comunità.
  • Rendete disponibile anche il vostro lavoro: ora che avete condiviso o modificato il lavoro di qualcun altro, perché non contribuite rendendo disponibile parte del vostro lavoro alla comunità usando una licenza Creative Commons?

Un’introduzione video ai Creative Commons
Volete sapere ancora qualcosa sui Creative Commons? Questo video (con i sottotitoli in italiano) è un buon punto d’inizio: Wanna Work Together (CC).

Altre risorse su Copyright e Creative Commons

 

L’articolo originale è stato pubblicato su “When I Have Time” da Sara Rosso e tradotto per Girl Geek Life. La parte relativa al diritto di autore secondo la normativa italiana è stata integrata da Frieda Brioschi. Viene qui riprodotto con l’autorizzazione dell’autrice e della redazione di Girl Geek Life.