Il Negazionismo dell’Olocausto e l’urgenza di dati e documenti

Concorso Wiki Loves Folklore 2021: donne e folklore
1 Febbraio 2021
wikimedia italia logo
Addetta/o comunicazione
2 Febbraio 2021
Show all

Il Negazionismo dell’Olocausto e l’urgenza di dati e documenti

Locandina_ Giornata della memoria 2021

Il 27 gennaio 2021 si è celebrato in molti paesi del mondo il Giorno della Memoria, e per il terzo anno consecutivo Wikimedia Italia ha ricordato le vittime dell’Olocausto insieme ai volontari della comunità di Wikipedia in italiano. Quest’anno è stato organizzato un editathon unito a una conferenza online il cui tema è stato: Negazionismo dell’Olocausto: Gli Eichmann di carta, riprendendo la definizione di uno dei massimi storici della Shoah, lo storico francese Pierre Vidal-Naquet. Nel suo saggio Les assassins de la mémoire: un Eichmann de papier et autres essais sur le révisionnisme, Vidal identifica come “assassini della Memoria” coloro i quali negano l’Olocausto e conclude che “nella società dello spettacolo e dell’immagine un tentativo di sterminio su carta si sostituisce allo sterminio reale”. 

Il lavoro centrale portato avanti dai Wikipediani nei mesi precedenti al “Giorno della memoria” è stato quello di raccogliere ed analizzare diari, documenti e deposizioni rese in tribunale da nazisti che smentiscono le teorie dei negazionisti. Sono state portate alla luce 70 diverse deposizioni e testimonianze, annotazioni nei diari di importanti nazisti (come quello di Joseph Goebbels e di Hans Frank), discorsi  (come quelli di Heinrich Himmler a Posen), dichiarazioni (come quelle di Alfred Rosenberg) e infine anche la corrispondenza di alcuni nazisti, che parteciparono allo sterminio, indirizzata ai propri congiunti.

Nel corso di una “ordinaria” verifica delle fonti (attività caratteristica dei Wikipediani), proprio pochi giorni prima della Giornata è stato addirittura possibile correggere un errore documentale riguardante il numero delle vittime delle Fosse Ardeatine di confessione ebraica, che dal 1944 era erroneamente fissato in 57: si trattava invece di 75, le cifre erano state scambiate per un banale errore di trascrizione e così erano state tramandate per tutti questi anni.

Il 27 gennaio oltre all’editathon – che ha visto la partecipazione di circa 20 utenti registrati (un’utenza creata live, proprio durante l’editathon), di cui 11 contributori effettivi che hanno scritto 17 nuove voci e hanno ampliate 4 (biografie di funzionari SS, biografie di vittime dell’Olocausto, di donne che salvano la vita degli ebrei e donne guardie dei campi di concentramento, storici e  saggi sul negazionismo e sulla deportazione degli ebrei italiani nei campi di sterminio nazisti, testimonianze, processi ai crimini nazisti) si è tenuto un convegno che ha visto la partecipazione dei Wikipediani Francesco Carbonara, Luigi Vianelli, Camelia Boban, Fabio Brambilla, Gregorio Bisso, Mattia Nappi, Gianfranco Buttu, che da anni si occupano di scrivere, aggiornare e integrare voci di Wikipedia. Con loro ha partecipato Marcello Pezzetti, della Fondazione della Shoah di Roma, che ha spiegato come le testimonianze, le annotazioni nei diari di importanti nazisti, siano strumenti necessari per smentire i negazionisti e come Wikipedia sia fondamentale per rendere pubbliche tali fonti. Stefano Gatti dell’Osservatorio Antisemitismo del CDEC di Milano ha invece raccontato come talvolta gli strumenti digitali (es. Facebook e TikTok) si siano trasformati in veicoli di propaganda per il pregiudizio antisemita, operando una banalizzazione della Shoah, ad esempio con “meme” (come quello con l’immagine di Anna Frank), e attuando – mediante la tecnica dello “zoombombing” – attacchi alle piattaforme di conferenza online con azioni squadriste i cui autori si nascondono dietro a  nickname o usano foto profilo false. Occorrono dati disponibili, documenti consultabili, serve conoscenza a portata di clic per privare il negazionismo di quella parvenza di scientificità che non ha. Ecco perchè Wikipedia è lo strumento funzionale per contrastare l’uso distorto dei mezzi digitali.

Queste testimonianze ci fanno considerare che il lavoro condotto fino ad oggi, e che si protrarrà negli anni grazie alla passione dei Wikipediani, sia fondamentale per continuare a mantenere viva l’attenzione contro ogni forma di negazionismo e banalizzazione dell’Olocausto e per fornire la conoscenza necessaria a ristabilire la serietà dell’approccio a questi temi.   

Nell’immagine: dettaglio della Locandina per il Giorno della Memoria del 27 gennaio 2021 con il programma della conferenza sul Negazionismo dell’Olocausto;  Opera propria ; Autore: Fcarbonara
CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0> via Wikimedia Commons