Le pubbliche amministrazioni e le istituzioni culturali vogliono aprire il patrimonio italiano

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Le pubbliche amministrazioni e le istituzioni culturali vogliono aprire il patrimonio italiano

I comuni di Torino e  Pesaro, i Musei della Calabria e diverse amministrazioni e diocesi della provincia di Avellino si sono uniti nel 2022 alle oltre 2.270 istituzioni che collaborano a Wiki Loves Monuments rendendo liberamente fotografabili senza restrizioni oltre 17.200 beni culturali italiani.

La volontà di pubbliche amministrazioni e istituzioni culturali di aprire il patrimonio italiano

L’articolo 108 del Codice dei beni culturali e del paesaggio richiede che l’autorità che ha in consegna un bene culturale determini “i canoni di concessione ed i corrispettivi connessi alle riproduzioni”. Le istituzioni che collaborano e contribuiscono a Wiki Loves Monuments, a Wikipedia e ai progetti Wikimedia hanno scelto di applicare un canone zero.

Negli anni sono state migliaia le liberatorie raccolte da Wikimedia Italia che esplicitano il consenso al riuso commerciale a canone zero da parte degli enti che gestiscono il patrimonio culturale. Queste autorizzazioni dimostrano la chiara volontà di apertura di dati e contenuti in Italia da parte di pubbliche amministrazioni, musei, archivi, biblioteche e istituzioni culturali.

In questo modo, l’Italia si allinea ai principi dell’open access, ormai molto diffusi tra gli enti internazionali, rinunciando al canone sulle riproduzioni dei beni culturali perché non redditizio. L’apertura dei contenuti non produce un danno erariale, permettendo invece lo sviluppo culturale, sociale ed economico del paese, come auspicato dal PNRR.

Dopo 18 anni di storia dell’articolo 108 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, abbiamo avuto la dimostrazione pratica che il canone non è uno strumento efficace per la sostenibilità economica del patrimonio culturale italiano; il costo della sua gestione è più elevato dei suoi introiti. Lo ha riconosciuto per esempio il Museo Egizio di Torino, decidendo appunto di aprire le sue collezioni digitali a canone zero con strumenti liberi compatibili con Wikipedia e i progetti Wikimedia, per beneficiare della visibilità di questi siti, per collaborare con le loro comunità e per facilitare i riusi per qualsiasi scopo, dentro e fuori i progetti Wikimedia.

Fotografare la Mole e scoprire Pesaro

A maggio 2022, il comune di Torino ha autorizzato una lunga lista di monumenti, biblioteche e musei di cui detiene la custodia. Tra questi, anche il Museo dell’Automobile, il Teatro Regio e la Mole Antonelliana, che potranno quindi a pieno titolo essere soggetti degli scatti di Wiki Loves Monuments 2022 e essere documentati al meglio sui progetti Wikimedia.

Anche il comune di Pesaro – che aveva già contribuito a Wiki Loves Monuments – ha autorizzato altri e nuovi monumenti: da Rocca Costanza degli Sforza, simbolo di Pesaro, al Conservatorio Rossini, fino all’Osservatorio Valerio e gli Orti Giuli e i Musei Civici di Palazzo Toschi Mosca.

Gli effetti della Wikigita in Calabria

Dopo l’incontro in occasione della Wikigita in Calabria di maggio, anche la Direzione Regionale dei Musei della Calabria ha concesso di fotografare e condividere online gli scatti dei propri siti archeologici e delle strutture gestite dall’istituzione. Non solo: la direzione sosterrà anche la realizzazione del concorso locale Wiki Loves Calabria e il premio speciale per la migliore foto di un museo della regione.

Ad oggi, sono 205 i nuovi monumenti che partecipano al concorso in tutta Italia, che si aggiungono agli oltre 17.200 degli anni scorsi. La lista comprende per esempio molti monumenti della città di Milano autorizzati tra il 2017 e il 2021 e i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, autorizzati nel 2015.

Wiki Loves Monuments nel 2022 sarà dedicato in modo particolare a castelli e fortificazioni, grazie alla collaborazione con l‘Istituto Italiano dei Castelli, ma si potrà partecipare al concorso anche con le foto di tutti i monumenti autorizzati.

Scopri tutti i monumenti che partecipano a Wiki Loves Monuments in Italia