
Wikimedia Italia aderisce a TAROCH, (Towards a Recommendation on Open Cultural Heritage), un’iniziativa internazionale promossa da Creative Commons che punta a coinvolgere l’UNESCO per l’elaborazione di linee guida internazionali sull’accesso aperto al patrimonio culturale, con l’obiettivo ambizioso di riconoscere e rafforzare il diritto di tutti a fruire della cultura.
Riportiamo oggi un aggiornamento pubblicato su Medium il 25 ottobre 2025, a firma di Amalia Toledo della Wikimedia Foundation, responsabile delle politiche pubbliche per l’America Latina e i Caraibi.
La Wikimedia Foundation è orgogliosa di annunciare di aver firmato la Open Heritage Statement. Questa dichiarazione, portata avanti insieme agli affiliati Wikimedia e altri membri della coalizione TAROCH (Towards a Recommendation on Open Cultural Heritage), sostiene un accesso equo e illimitato e il riutilizzo del patrimonio culturale nel pubblico dominio.
La dichiarazione è il risultato degli sforzi di molte organizzazioni dedicate alla conoscenza aperta e alla cultura che formano la Coalizione TAROCH per garantire che le tecnologie digitali e i diritti culturali favoriscano la condivisione del sapere, obiettivo alla base delle nostre partnership culturali con le istituzioni GLAM (gallerie, biblioteche, archivi e musei).
La Open Heritage Statement non è solo un documento: è un appello globale all’azione per abbattere le barriere che limitano l’apprendimento globale, la creatività e la condivisione del sapere.
Da oltre vent’anni, il movimento Wikimedia si fonda sul principio che la conoscenza umana è una risorsa condivisa che appartiene a tutti. Abbiamo firmato questa dichiarazione perché dà voce alle sfide quotidiane che affrontano i nostri volontari e i partner GLAM in tutto il mondo.
La dichiarazione individua e affronta le barriere che impediscono al pubblico di accedere e beneficiare pienamente delle opere di pubblico dominio o con licenze aperte. Ad esempio:
Questi ostacoli e barriere, come molti altri, confliggono con il diritto di partecipare alla vita culturale, limitano la libertà di espressione e riducono il potenziale del patrimonio culturale di dominio pubblico per l’apprendimento e la creatività.
La Open Heritage Statement rappresenta il primo passo verso un obiettivo più ampio: stabilire un quadro legale internazionale chiaro e armonizzato per il patrimonio culturale di pubblico dominio.
Chiediamo all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) di riconoscere l’importanza di questa tematica e di avviare lo sviluppo di uno strumento internazionale vincolante (come una Raccomandazione) sulla digitalizzazione e l’accesso aperto al patrimonio digitale.
Il solo sistema della proprietà intellettuale non può superare le barriere e gli ostacoli menzionati. Serve un quadro olistico e concordato a livello globale che definisca chiaramente lo status legale delle riproduzioni digitali, standardizzi le pratiche di accesso aperto e garantisca che l’accessibilità non sia mai un ripensamento.
Aderendo a questa iniziativa, la Wikimedia Foundation e gli altri firmatari inaugurano una nuova fase nel dialogo politico globale. Insieme, possiamo raggiungere un consenso per eliminare le restrizioni legali sulla riproduzione delle opere di pubblico dominio a livello nazionale, sviluppando infrastrutture digitali pubbliche aperte e sostenibili, e garantendo un accesso equo al patrimonio culturale.
Il pubblico dominio è l’eredità condivisa di tutta l’umanità. Lavorando insieme sotto l’egida della dichiarazione, possiamo assicurarci che le tecnologie digitali servano davvero ad aprire, non a bloccare, la ricchezza culturale dell’umanità.
Il momento di un mandato globale per l’accesso aperto al patrimonio culturale è adesso.