Protezione Civile e OpenStreetMap: prove di collaborazione a Chiavari su rischio inondazioni

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Protezione Civile e OpenStreetMap: prove di collaborazione a Chiavari su rischio inondazioni

Sabato 7 ottobre il Comune di Chiavari ospiterà una giornata di mappatura collaborativa con il coinvolgimento di volontari OpenStreetMap e membri della Protezione Civile locale. L’evento, promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con Wikimedia Italia e CIMA Foundation, avrà l’obiettivo di mappare il territorio comunale raccogliendo informazioni geolocalizzate rilevanti per la stima del rischio di inondazioni.
In particolare, i volontari della Protezione Civile e gli OSMer si concentreranno sull’area vicina alla foce del Torrente Rupinaro, classificata come zona ad alto rischio idrogeologico.
Il lavoro sarà gestito in squadre miste: un metodo che consentirà non solo di ottenere una mappatura più completa ma anche di favorire lo scambio di conoscenze e il confronto tra diverse tecniche di rilevamento.
I volontari mapperanno insieme idranti, scantinati, attività commerciali e altre caratteristiche rilevanti nell’eventualità di un’alluvione. I dati raccolti saranno dapprima caricati sulla piattaforma OpenStreetMap e in seguito utilizzati dal Comune di Chiavari per verifiche (ad esempio, sui numeri civici) e per strutturare in futuro altri servizi per la cittadinanza; inoltre, i dati andranno ad alimentare uno dei database implementati da CIMA Foundation per la simulazione economica di danni in caso di inondazioni.
Nei giorni precedenti il rilevamento i volontari potranno partecipare a una sessione informativa sulle potenzialità di OpenStreetMap e sulle specifiche operazioni da compiere durante la giornata sul campo; inoltre, il Comune ospiterà una conferenza stampa nell’ambito della quale l’iniziativa sarà presentata a tutta la cittadinanza (che sarà così informata della presenza di squadre munite di metro, GPS e fotocamere, in modo da evitare falsi allarmi).

Nell’immagine: Un volontario della Protezione Civile. Foto di Roberto Ferrari, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons