Tutto il Canada su OpenStreetMap entro il 2020

Disegna il logo di State of the Map 2018!
13 Novembre 2017
Buon compleanno Wikisource!
28 Novembre 2017
Show all

Tutto il Canada su OpenStreetMap entro il 2020

Si chiama “Building Canada 2020” l’iniziativa lanciata dall’istituto statistico canadese STATCAN, giudicato tra i migliori al mondo: obiettivo del progetto è creare un’anagrafe open degli immobili del Paese, mappando su OpenStreetMap tutti gli edifici nazionali entro l’anno 2020.
L’istituto, con la collaborazione della comunità OSM, ha stimato a circa 2 milioni gli edifici canadesi presenti a settembre 2017 sulla mappa libera: all’appello ne mancano circa 10 milioni.
Nei prossimi tre anni STATCAN intende non solo registrare su OpenStreetMap gli edifici mancanti ma aggiungere anche informazioni specifiche relative a metratura, anno di costruzione e destinazione d’uso degli immobili.
Questa è solamente la prima fase di un percorso, che si pone un obiettivo ben più importante: il progetto prevede infatti il successivo coinvolgimento della popolazione che sarà chiamata a fornire informazioni aggiornate sulla presenza di attività commerciali negli edifici mappati. In effetti, chi vive in un quartiere è anche chi lo conosce meglio: un assunto fondamentale su cui si fonda il modello di mappatura crowd di OpenStreetMap.
I dati contenuti nella piattaforma saranno non solo aggiornati ma anche accessibili e riutilizzabili: chiunque potrà capire in tempo reale come si trasforma la sua città. Ma non solo. Le informazioni inserite su OSM potranno essere utilizzate da STATCAN e dal Governo canadese come base per futuri studi di pianificazione e sviluppo territoriale: i dati forniti dai cittadini sono estremamente importanti per le istituzioni!
Un approfondimento sul progetto sarà presentato il prossimo febbraio a FOSS4G-IT 2018 a Roma, tenete d’occhio la pagina web dell’evento per maggiori informazioni.

Nell’immagine: Il quartiere finanziario di Toronto e il vecchio Municipio visti dalla Pantages Tower. Foto di Arild Vågen (Opera propria), CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons