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Un museo dell’informatica a Padova: l’impegno dei wikimediani

Apre il 29 ottobre a Padova la “Mostra per il Museo Didattico di Storia dell’Informatica”, organizzata da volontari ed esperti di informatica per promuovere la creazione di un Museo di Storia dell’Informatica negli spazi dell’ex Macello di Padova, in via Alvise Cornaro 1b. 

L’area dell’ex Macello ospita da molti anni quasi quattromila apparecchiature informatiche per lo più risalenti al secolo scorso. Nel 2019 si era costituito un Comitato formato da persone che avevano a cuore la salvaguardia delle macchine. Recentemente, per valorizzare questo enorme patrimonio culturale, alcuni volontari del Comitato hanno deciso di allestire una Mostra per far conoscere alla città l’esistenza di questo materiale eccezionale. La Mostra è il primo passo verso la realizzazione del progetto del Museo Didattico di Storia dell’Informatica.

Attraverso un percorso espositivo storico-tematico di circa cinquanta pezzi dagli anni ’50 alla fine degli anni ’80, sarà possibile sia riconoscere le potenzialità scientifiche del futuro Museo sia riflettere sull’impatto che le tecnologie informatiche hanno avuto sulla nostra vita.

Perché un museo dell’informatica

La realizzazione della mostra è sostenuta anche da Wikimedia Italia, attraverso il bando volontari 2021. Piergiovanna Grossi, socia di Wikimedia Italia, spiega così il motivo per cui ha proposto il progetto:

«In questi stessi spazi circa vent’anni fa c’era un “Museo di storia dell’informatica”, adesso che si lavora alla ristrutturazione degli edifici dell’area c’è chi pensa di ripristinarlo. La possibilità di esporre alcune delle macchine storiche nella sala adibita a mostre temporanee dell’ex Macello è importante per far conoscere questa preziosa e poco nota raccolta a chi vive a Padova, ma non solo. É importante non solo conservare questi “pezzi” rari e spesso unici, ma conservare anche e soprattutto la memoria storica che portano con sé. Ogni macchina ha dietro un pezzetto di evoluzione informatica, ogni macchina ha nel suo piccolo contribuito a cambiare la nostra storia. Ed è proprio sulla storia che questa mostra e questo museo vogliono puntare».

Silvia Basaldella, curatrice del catalogo del Museo, sottolinea l’importanza di questo progetto:

«Ci crediamo molto, siamo convinti che sia doveroso valorizzare questa incredibile raccolta, sicuramente competitiva per varietà e quantità di pezzi con altri musei. In attesa di realizzare il Museo vero e proprio, assieme al Comitato per il Museo, abbiamo deciso di allestire questa Mostra con diversi obiettivi, tra cui far conoscere alla cittadinanza l’esistenza di questo patrimonio culturale, sensibilizzare l’opinione pubblica e far capire cosa si rischia di perdere se non si interviene concretamente in tempi brevi. La Mostra descriverà i progressi tecnologici e scientifici tra gli anni ’50 e gli anni ’90, ma sarà anche un’occasione per i visitatori di riflettere sulle implicazioni sociali, economiche, psicologiche che l’evoluzione informatica ha avuto sulle nostre vite».

Orari di apertura

La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 29 ottobre al 14 novembre 2021, nello spazio “Cattedrale ex Macello”, in via Alvise Cornaro 1/b, a Padova.

Orari di apertura: giovedì dalle 16.00 alle 21.30; venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00. Negli altri giorni sono possibili prenotazioni per gruppi e scolaresche.

Tutte le informazioni pratiche sul sito del progetto.

Nell’immagine: COMPUCORP 325 Scientist, di Silvia Basaldella, CC BY-SA 3.0, attraverso Wikimedia Commons