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Volontari: tanti progetti per la conoscenza libera

I volontari Wikimedia hanno dato prova ancora una volta di grande creatività, per rendere la conoscenza libera alla portata di tutti. Il bando volontari 2021 di Wikimedia Italia ha infatti raccolto molte candidature, per sostenere progetti realizzati anche in collaborazione con realtà esterne a Wikimedia. Grazie a queste idee, molto diverse tra loro, nei prossimi mesi, wikimediani e non potranno godere di corsi di programmazione, mostre e importanti opere filosofiche digitalizzate. Ecco tutti i progetti vincitori.

Una mostra per il Museo didattico della storia dell’informatica a Padova

A Padova, l’area dell’ex Macello conserva oggi oltre 4.000 macchine, patrimonio di documentazione della storia dell’informatica di un museo che è stato chiuso qualche anno fa per lavori di ristrutturazione. L’impegno di un comitato di volontari che si sta spendendo per la sua riapertura ha spinto Piergiovanna Grossi, socia di Wikimedia Italia, ad applicare al bando, per sostenere la realizzazione di una mostra per il museo.

«Mi è parsa una buona occasione di collaborazione. Una mostra come questa sarà interessante non solo per i padovani o per i Wikimediani, ma per un pubblico ancora più ampio. Ogni macchina, infatti, conserva la testimonianza di un pezzetto di evoluzione informatica e, nel suo piccolo, ha contribuito a cambiare la nostra storia. Ed è proprio sulla storia che questa mostra e questo museo vogliono puntare».

D’accordo anche Silvia Basaldella e Amedeo Maddalena del comitato per il Museo dell’informatica:

«Siamo molto grati a Wikimedia Italia per l’aiuto in questa iniziativa. Fino a due mesi fa, da luglio 2020, abbiamo lavorato da soli in modo assolutamente gratuito a questo progetto, per un totale di circa mille ore. Ci crediamo molto e, nell’attesa di realizzare il museo vero e proprio, è necessario far conoscere alla cittadinanza l’esistenza di questo patrimonio culturale, che oggi rischiamo di perdere».

In Puglia si impara a programmare poster in JavaScript

Forti di una collaborazione nata nel 2020, Ferdinando Traversa, volontario pugliese, e La Scuola Open Source hanno pensato di sviluppare un laboratorio aperto a persone tra i 15 e i 35 anni, dedicato alla programmazione in JavaScrip per la realizzazione di poster che si impaginano da soli. Dura dal 9 ottobre al 13 novembre, si svolgerà a Bari, e ci si può iscrivere entro il 3 ottobre.

«Le competenze di programmazione – spiega Ferdinando Traversa – sono decisamente importanti. Con questo corso consentiamo a curiosi, principianti e appassionati con esperienza di apprendere le basi di JavaScript e subito dopo di applicare quanto imparato alla realizzazione di un prodotto finale nuovo e utile. Sono molto curioso di vedere come verrà il generatore di poster sviluppato sulla base dei dati dei progetti Wikimedia. È molto bello che il progetto sia così sperimentale e aperto a tutti».

Le opere di Wittgenstein in pubblico dominio

Dal 1° gennaio 2022, tutte le opere del filosofo tedesco Ludwig Wittgenstein entreranno in pubblico dominio. Il Ludwig Wittgenstein Project è un sito multilingua, senza scopo di lucro, che si pone l’obiettivo di pubblicare in formato digitale questi lavori, per rendere la cultura liberamente e gratuitamente accessibile online.

Dopo un microgrant, sostenuto sempre da Wikimedia Italia, che nel 2021 ha permesso di tradurre in diverse lingue la Conferenza sull’etica, il nuovo finanziamento permetterà di realizzare e pubblicare con licenza libera la traduzione in italiano di altre tre importanti opere di Wittgenstein: i Diari 1914-1916, il Libro marrone e le Osservazioni sui colori. Molte di queste opere saranno anche pubblicate su Wikisource. Michele Lavazza, oltre a essere da anni un volontario sui progetti Wikimedia, è anche il fondatore del Ludwig Wittgenstein Project. Spiega così come è nata l’idea:

«Negli ultimi anni è diventato frequente che, alla scadenza dei diritti sulle opere di un certo autore, esse divengano disponibili online. Questa naturalmente è un’ottima cosa. È molto meno frequente, tuttavia, che siano disponibili anche i testi tradotti, perché spesso i diritti sulle traduzioni scadono solitamente più tardi. Da questo punto di vista il Ludwig Wittgenstein Project è un progetto piuttosto innovativo. Spero che possa rappresentare un caso studio di successo e che in futuro possano nascere iniziative simili, per realizzare traduzioni di opere in pubblico dominio, disponibili online con una licenza libera».

Colmare il vuoto di autori italiani su Wikidata

Il progetto “Controllo di autorità per biblioteche Koha”, presentato da Camillo Pellizzari, si propone di aumentare sensibilmente il numero di autori italiani presenti su Wikidata, coinvolgendo i bibliotecari di alcune biblioteche che usano il software libero Koha, che interagisce facilmente con il grande database wiki ma che è attualmente poco diffuso in Italia rispetto ad altri paesi europei.

L’obiettivo è di migliorare l’interconnessione tra biblioteche italiane e internazionali e la qualità di alcuni cataloghi Koha italiani, arricchendo tramite Wikidata il contenuto informativo delle schede bibliografiche visualizzate dagli utenti del catalogo.

«È sostanzialmente il primo progetto in Italia – racconta Camillo Pellizzari – e credo anche a livello più ampio, che si proponga di creare manualmente un numero rilevante di elementi Wikidata e promuovere nelle biblioteche italiane sia l’uso di Wikidata come strumento per arricchire le proprie procedure di controllo di autorità, sia l’uso di sistemi bibliotecari integrati open source come Koha. Con l’aiuto di altri bibliotecari, miglioreremo la copertura su Wikidata di autori presenti nei cataloghi delle biblioteche italiane, attenendoci a criteri di qualità rigorosamente definiti e favorendo una migliore integrazione reciproca tra questi cataloghi».

Rendere più efficace il sistema di categorie su Wikipedia

Si affida a Wikidata anche l’ultimo progetto sostenuto dal bando. Raccogliendo un problema evidenziato in una discussione interna alla comunità di Wikipedia, Ysogo ha pensato di proporre lo sviluppo di un filtro che colleghi le categorie di Wikipedia e la ricerca su Wikidata.

Wikipedia in lingua italiana ha raggiunto il milione e mezzo di voci e queste sono da sempre raccolte in un complesso sistema di categorie, che alle volte non facilitano la ricerca di informazioni puntuali. Integrato all’attuale sistema delle categorie, il filtro aggiuntivo aiuterà a restringere i risultati di ricerca, permettendo di impostare criteri di selezione legati, ad esempio, a luogo di nascita, città natale, data di morte di personaggi storici..

«Integrare Wikipedia e Wikidata è un grande vantaggio per l’universo wiki – spiega Ysogo – e non stiamo ancora sfruttando a pieno le potenzialità di questo connubio. Con il nuovo filtro il lettore “medio” di Wikipedia potrebbe avere i vantaggi della classificazione metodica disponibile con Wikidata senza dover essere un guru dei tecnicismi dei database bigdata. Inoltre, c’è chi sta già ipotizzando di poter sfruttare questo filtro anche per la ricerca di foto su Wikimedia Commons, in maniera più naturale e interattiva».

Nella foto: Visitcomo wikigita finale, di Roberto Colombo, CC BY-SA 4.0, attraverso Wikimedia Commons